Colonna Traiana

La Colonna Traiana racconta per immagini le due campagne militari degli anni 101-102 e 105-106 d.C. con le quali l’imperatore Traiano (98-117 d.C.) conquistò la Dacia, corrispondente in gran parte all’attuale Romania. Grazie allo straordinario bottino di guerra Traiano poté costruire il più maestoso tra i Fori di Roma, che da lui prese il nome e che fu inaugurato nel 112 d.C.

Veduta ricostruttiva del Cortile della Colonna Traiana
Veduta ricostruttiva del Cortile della Colonna Traiana

La Colonna fu eretta al centro di un cortile delimitato dall’ingresso monumentale al Foro a nord, dalla Basilica Ulpia a sud e dalle due biblioteche a est e a ovest.

Schema compositivo della Colonna Traiana. Per semplificare, sono raffigurati solo due rocchi del fusto (Mark Wilson Jones)
Schema compositivo della Colonna Traiana. Per semplificare, sono raffigurati solo due rocchi del fusto (Mark Wilson Jones)

Essa poggia su un basamento decorato da bassorilievi raffiguranti cataste di armi. Il fusto, alto 100 piedi romani (pari a circa 30 metri), è composto da 17 colossali rocchi monolitici di marmo bianco di Carrara, dal diametro di quasi 4 metri. Al suo interno si sviluppa una scala a chiocciola di 185 gradini che conduce alla sommità. Intorno al fusto si dispone il fregio figurato, immaginato come un rotolo avvolto a spirale, lungo complessivamente circa 200 metri e fittamente animato di scene, con circa 2.500 personaggi; l’imperatore Traiano vi compare per ben 59 volte.

La Colonna non solo celebrava la conquista della Dacia ma aveva anche la funzione di monumento-mausoleo di Traiano: nel basamento fu infatti riposta l’urna d’oro con le ceneri dell’imperatore (morto l’8 agosto 117) e sulla sommità fu collocata una sua statua in bronzo dorato.

Aureo traianeo raffigurante la Colonna Traiana. Sulla sommità è la statua di Traiano
Aureo traianeo raffigurante la Colonna Traiana. Sulla sommità è la statua di Traiano

Questa andò persa forse nel corso del Medioevo e nel 1587 fu rimpiazzata per volontà di papa Sisto V (1585-1590) con una nuova statua raffigurante San Pietro e ancora esistente.

Sovrintendenza Capitolina