Via Alessandrina

Ritratto del cardinal Michele Bonelli, detto
Ritratto del cardinale Michele Bonelli, detto “l’Alessandrino”

Nella seconda metà del XVI secolo il cardinale Michele Bonelli (1541-1598), nipote di papa Pio V (1566-1572), avviò la sistemazione urbanistica di una vasta area dei Fori Imperiali, in quell’epoca caratterizzata da gruppi di edifici separati da orti e da ampi spazi verdi. Fu realizzato un ordinato sistema viario che faceva capo a una nuova strada, aperta nel 1584 e lunga più di 400 metri, chiamata “Alessandrina” in onore del cardinale, che era nato in provincia di Alessandria in Piemonte e che era per questo soprannominato “l’Alessandrino”. Così, anche l’intero quartiere che si sviluppò negli anni successivi intorno alla nuova Via fu detto “Alessandrino”.

 Il Quartiere Alessandrino nella Pianta di Roma di Giovan Battista Nolli - 1748. La linea rossa indica Via Aleassandrina
Il Quartiere Alessandrino nella Pianta di Roma di Giovan Battista Nolli – 1748. La linea rossa indica Via Alessandrina

Via Alessandrina era fiancheggiata da chiese e abitazioni, scomparse a seguito della demolizione del quartiere realizzata dal regime fascista tra il 1924 e il 1932 per l’apertura di Via dell’Impero (oggi Via dei Fori Imperiali).

Via Alessandrina prima delle demolizioni, nel 1932
Via Alessandrina prima delle demolizioni, nel 1932

La strada è oggi completamente decontestualizzata dal suo originario e popoloso tessuto abitativo e il suo tracciato superstite divide i Fori di Augusto, di Nerva e di Traiano rendendone difficile la comprensione, pur costituendo un punto di vista unico e suggestivo per ammirare i resti degli antichi complessi architettonici.

Via Alessandrina dai Mercati di Traiano (maggio 2016). La strada attraversa l'area archeologica dei Fori Imperiali su un terrapieno ad arcate
Via Alessandrina dai Mercati di Traiano (maggio 2016). La strada attraversa l’area archeologica dei Fori Imperiali su un terrapieno ad arcate

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