La piazza del Foro di Cesare è costruita sul modello architettonico dei portici greci, con l’inserimento di un tempio al centro di uno dei suoi lati corti secondo la moda etrusco-italica. Il Foro, a pianta rettangolare, era infatti circondato su tre lati da portici con ambienti (negozi o uffici), mentre al centro del quarto lato campeggiava il Tempio di Venere Genitrice.
A ridosso del Tempio di Venere Genitrice esisteva un rilievo collinare che fu sbancato per la costruzione del Foro di Traiano (112-113 d.C.). Questo intervento comportò importanti lavori anche nel Foro di Cesare e la ricostruzione del Tempio stesso. In particolare, sul fianco occidentale del Foro, a ovest del Tempio, fu costruito un edificio a due navate, la Basilica Argentaria, sulle cui pareti si leggono ancora oggi numerosi graffiti. Sempre all’epoca di Traiano risale la grande latrina pubblica a pianta semicircolare, con ingresso dal Clivo Argentario.
La demolizione del Foro di Cesare per il recupero del materiale da costruzione fu avviata nei primi secoli del Medioevo: già nel X secolo, infatti, la piazza era occupata da campi coltivati, vigneti e frutteti, con poche case a un piano e dall’impianto molto semplice.